Firenze, 24 giugno 2020
Festa di S. Giovanni Battista
Carissimi,
quando questa lettera giungerà a ciascuno di voi, penso sarete tutti a conoscenza, dalle nomine riguardanti i parroci e gli uffici di Curia pubblicate il 18 giugno scorso, che non sono più io il direttore del Centro Missionario Diocesano. Questa decisione dell’Arcivescovo è stata presa nei miei confronti per ragioni di anzianità. Prima di dire un grazie al Signore ed a tutti voi per il lunghissimo periodo di tempo trascorso in questo servizio, desidero tracciare alcune tappe di questo cammino visto che probabilmente sfuggono alla maggior parte di voi.
Ritornando dal Brasile nel mese di agosto del 1993, dopo 23 anni di missione, fui nominato dal Cardinale Piovanelli, verso la fine di quell’anno, direttore del Centro Missionario Diocesano. Ricordo che affidandomi quell’incarico, il cardinale mi disse: “Non ti do nessuna parrocchia, nemmeno piccola, perché anche una piccola ti occuperebbe come una grande. Ti affido invece l’animazione missionaria di tutta la diocesi”. Coadiuvato fino al 1997 da Cecilia Bacciotti, attualmente segretaria del Vicario generale ed a partire dal 1995 da Maria Chiara Pallanti per ciò che riguarda la segreteria e da un folto gruppo di volontari, portammo avanti tutto il lavoro di animazione missionaria in diocesi, dando inizio fino dal 1994 ai corsi di educazione alla mondialità e missionarietà oltre a tutta la programmazione missionaria dell’anno liturgico. Ricordo con nostalgia una missione popolare in preparazione all’anno santo del 2000, che ci fu affidata dall’ Arcivescovo Piovanelli e che ci portò in molti vicariati e parrocchie di quasi tutta la diocesi.
Ho lasciato il Centro Missionario il 15 novembre dell’anno 2000, avendo chiesto al vescovo di poter ripartire, come prete fidei donum, per una nuova missione nella diocesi di Bamenda, in Camerun. Ritornato l’8 settembre 2008, fui nominato il 1° ottobre 2008 dal Cardinale Ennio Antonelli condirettore del CMD in collaborazione con Padre Stefano Messina O.M.I. Infine quando P. Stefano nel 2015 si è trasferito in Sardegna, sono stato nominato di nuovo direttore del CMD fino al momento presente.
Come potete tutti constatare, la mia presenza in Italia dopo i due ritorni dalla missione ha avuto come fulcro per il mio lavoro pastorale il Centro Missionario Diocesano. Questo organismo, che non va confuso con la missionarietà, la quale ha come elementi essenziali la testimonianza e l’annuncio del vangelo affidati a tutte le Chiese e ad ogni battezzato lungo il corso della storia, è tuttavia, quando valorizzato dal vescovo in modo dovuto, strumento prezioso e direi insostituibile di animazione missionaria. È a questo organismo che dopo i miei due ritorni dalla missione ho dedicato buona parte delle mie energie e del mio impegno pastorale, insieme alla formazione ed accompagnamento dei diaconi permanenti. Ora è giunto il momento di gettare il mio mantello su don Roberto Tempestini, designato dal vescovo come nuovo direttore del CMD. Don Roberto è colui che mi passò il testimone quando nell’agosto del 1993 ritornai dal Brasile. Oggi sono io che lo ripasso a lui. Persona colta e intelligente, è stato colui che dal 1984 al 1993 ha dato al Centro Missionario Diocesano un nuovo volto. Ricordo ancora con nostalgia la sua presenza in Brasile accompagnando i vescovi nelle loro visite a Salvador Bahia. Sono certo che con la sua sensibilità missionaria saprà inserirsi molto bene nel cammino fatto dal CMD in questi ultimi 27 anni.
A questo punto non mi resta che ringraziare prima di tutto il Signore per il dono incommensurabile della vocazione missionaria. Ringrazio lo Spirito Santo, vero protagonista della missione, che mi ha sempre preceduto, stimolato, incoraggiato, nel cammino bello ed entusiasmante ma anche di tanta sofferenza e difficoltà della missione.
Un ringraziamento tutto particolare a Maria Chiara che in tutti questi anni con intelligenza e vera passione missionaria, in mezzo a tanti cambiamenti di vescovi e direttori, ha mantenuto fermo il timone del CMD aiutandolo a raggiungere la crescita ed il livello in cui si trova oggi.
E ringrazio naturalmente le migliaia e migliaia di amici, laici, preti, religiosi/e incontrati lungo questo cammino di 19 anni (sono quelli trascorsi come responsabile al CMD) in varie circostanze ed in vari momenti. Un ricordo ed un saluto tutto speciale ai preti e laici fidei donum fiorentini presenti attualmente in America Latina, Africa ed Asia Minore. Sono sempre loro la punta di diamante della missione.
Concentrandomi da questo momento in un lavoro pastorale nella Parrocchia di S. Caterina a Coverciano, via del Mezzetta 1, Firenze nella quale vivo dal 2008 e della quale sono stato nominato parroco in solido, mentre festeggerò il 29 giugno, festa di S. Pietro e Paolo, il 60° della mia ordinazione sacerdotale, vi chiedo il regalo di una vostra preghiera. Un forte abbraccio a tutti
Don Sergio Merlini