All’interno del percorso di formazione alla mondialità e missionarietà organizzato dal Centro Missionario Diocesano, è stata esposta quella che è la realtà dell’immigrazione in Italia e in particolar modo a Palermo. Grazie ai relatori, laici missionari comboniani presenti proprio nel terriotrio palermitano, è stato possibile avere un’idea di tutte le difficoltà incontrate dai migranti che giungono in Italia.
In questi anni sono stati costruiti molti muri e molte barriere come deterrente per l’afflusso di migranti, in realtà questo ha comportato solo l’aumento del traffico illegale di persone, ma chi parte non è scoraggiato da queste strategie perché i motivi che spingono alla partenza sono molto forti: guerre, violazioni dei diritti umani, povertà estrema, persecuzioni e disastri ambientali. La mancata attenzione a questi reali problemi ha portato a una mancata e giusta soluzione adeguata.
Chi riesce ad entrare nel nostro paese vede davanti a sé una serie di burocrazie e tempistiche molte lunghe che portano esclusione. ma anche criminalità. Le pratiche adottate sono pensate per tamponare le emergenze e non per creare una reale accoglienza rispettosa dei diritti della persona
Ad esempio, nel palermitano, le pratiche adottate sono risultate fallimentari e per questo motivo i laici missionari comboniani, da anni presenti nel territorio, accompagnano i migranti per ricevere la giusta accoglienza e attenzione dalle istituzioni.
Grazie alla loro presenza è stato realizzato un osservatorio contro le discriminazioni ed è attivo un monitoraggio costante nei centri di accoglienza, mentre grazie alle missionarie comboniane esiste un coordinamento anti-tratta. Si sono anche impegnati affinché i migranti potessero trovare una sistemazione, affinché i corpi di coloro che morivano durante il viaggio avessero degna sepoltura ma anche affinché venisse promossa la formazione nelle scuole sulla realtà dell’immigrazione in modo tale da permettere una reale accoglienza.